martedì 13 marzo 2012

Metti una domenica a Roma...


Metti una domenica a Roma con le amiche, metti che Roma in primavera ha un profumo unico, metti che dietro ogni angolo c’è un piccolo particolare da assaporare, un mistero da scoprire, un colore da gustare... non trovi che tutto ciò sia semplicemente bellissimo?
Come non fermarsi dall’ambulante più simpatico di Porta Portese per quella sciarpina che hai cercato tanto, e poi commentare l’acquisto sedute al caldo tepore di un pranzo a Trastevere.
Come non entrare in quella Santa Maria e godere degli occhi meravigliati della tua amica che si gusta, per la prima volta, i mosaici con le loro preziose tessere di oro splendente.
Come non canticchiare, attraversando Ponte Sisto, e poi giocare con gli attori che animano le vie del centro storico fino a Piazza Navona.
Come non perdersi nelle vetrine del corso, scintillanti e ricche per gli occhi sognanti che le ammirano.
...E come non gettare una monetina in quella fontana di Trevi, sperando che momenti unici come quelli siano ripetibili?
Tutto vero in una domenica di marzo.


L’Archeologa consiglia:
-         godi della maestosità della cupola di San Pietro, pensa che quello prima era uno spazio aperto, un colle, lì vi era una necropoli, oggi catacomba visitabile, dove fu sepolto l’apostolo;
-         se ti fermi a Trastevere, pensa che quella, alle origini di Roma, era zona etrusca e ostile, e, se ti va, non perdere l’occasione di assaporare del buon cibo tipico tra le viuzze tipiche del quartiere, magari facendo anche qualche acquisto nei suoi negozietti;
-         visita Santa Maria in Trastevere, chiesa di III secolo, se non li conosci, i mosaici del Cavallini offrono una preziosa testimonianza dell’arte musiva medievale italiana;
-         i capolavori di Caravaggio, custoditi in San Luigi dei Francesi, sono visitabili gratuitamente, illuminabili con pochi centesimi;
-         incontra con lo sguardo l’obelisco di Montecitorio e guarda anche il pavimento della piazza, scoprirai che si tratta di una meridiana;
-         guarda da lontano il Teatro di Marcello, immaginalo, con le sue voci, prima come luogo pubblico e poi, nel medioevo, come luogo residenziale con le sue abitazioni, proprio quelle che si vedono ancora;
  -        se vuoi attraversare tutte le epoche che si sovrappongono nella città eterna, visita il museo della Crypta Balbi, via delle Botteghe Oscure.

GraZIA







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