domenica 11 marzo 2012

...ma cosa avrai di più?

E mentre le comari se ne vanno a spasso per la capitale, sperando che si ricordino di me in ogni piccolo gesto o risata, io mi godo un po' di sole sulla sponda adriatica.
I colori di questa foto mi ricordano la mia infanzia. Rimandano ad un'atmosfera atavica e mi catapultano in quei magici anni Ottanta in cui l'unico pensiero era il numero di compagni su cui avrei potuto contare il pomeriggio per tirare due schiacciate alla palla.
E pensando agli anni Ottanta sincronicamente mi compare sullo schermo della mente il titolo di un classico che ho letto migliaia di anni fa ma che ha marchiato il mio spirito per l'attualità dei contenuti: "1984" di George Orwell. Nonostante sia stato scritto negli anni Quaranta (ironia della sorte, la metà degli Ottanta!), questo libro sembra sia stato ideato e prodotto negli anni Duemila e racconta di una società controllata, spiata, guidata, ossessionata da qualcosa che in fondo c'è, mentre il protagonista  Winston Smith cerca disperatamente un ritorno ad una vita "naturale" e quasi infantile. E mentre il Grande Fratello di Alessia Marcuzzi cala negli ascolti, questo libro non vede aspirata nemmeno una briciola del suo fascino.
A volte mi sento un pò come Winston: desidero un ritorno alle origini, ma poi, come canta Pino Daniele, "basta 'na jurnata 'e sole e quaccheduno ca te vene a piglia'"..
ValE

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