mercoledì 19 dicembre 2012


L'Italia è un paese di santi, poeti, navigatori e Volontari!

L’Italia è il paese del Volontariato, e questo si sa.
In Italia si abusa del Volontariato, per coprire le mancanze delle Istituzioni, ma anche questo si sa.
Ma sul Volontariato voglio dirvi la mia.  
Svolgo da anni, 15 per l’esattezza, attività di volontariato nella più grande associazione umanitaria del mondo, la Croce Rossa.
Iniziai, nemmeno ricordo perché, avevo 19 anni e l’incoscienza giusta per affrontare un percorso di formazione lungo, ma anche divertente, soprattutto istruttivo.
Mai avrei immaginato mi cambiasse la vita.
Donare agli altri, donarsi agli altri è quanto di più gratificante si possa pensare, riempie mente e cuore.
Diventa uno stile di vita, qualcosa di cui non si può più fare a meno.
E pian piano riconosci chi, come te, anche se con semplici donazioni da casa, trova il suo speciale modo di essere Volontario, di qualunque associazione, sostenendo tutte le svariate cause, perché tutti hanno bisogno.
Per questo Natale 2012, anch’esso speciale a suo modo, ecco, vi auguro di trovare il Volontario che c’è in voi, perché il dono del cuore vale molto di più.
L’Italia è piena di grandi cuori, e questo non si sa.

GraZIA


martedì 18 dicembre 2012

Questi biscotti sono...la fine del mondo!

Manca poco...tutti in trepida attesa...sta arrivando il giorno fatidico: 21 dicembre 2012.
Ho preso anche un giorno di ferie per poter partecipare. Sono emozionata come tante altre mamme. Ma come si fa a non essere agitate per la prima festa di scuola del proprio figlio?
Ebbene sì, il mio 21 dicembre consiste in questo: la prima festa di Natale della scuola.
I Maya non potevano scegliere giorno peggiore per far finire il mondo. Io devo fare i biscotti, stupirmi davanti alle foto di mio figlio che realizza i suoi primi lavoretti, vederlo piangere all'arrivo Babbo Natale con la barba e il sacco dei regali.
La mia consolazione è sapere che, qualunque cosa succeda, saremo insieme a cantare Jingle bells.
Non potrei non vivere con te questi momenti; sei talmente piccolo che c'è ancora "un'ondata di mamma che ti attraversa" (Tiziano Scarpa, Le cose fondamentali).
Biscotti di pasta frolla
Ingredienti: 1 limone, la scorza a pezzetti; 80 g di zucchero; 300 g di farina 00; 1 uovo; 1 tuorlo; 130 g di burro morbido a pezzetti; 1 cucchiaino di lievito vanigliato.
Procedimento: mescolare uova, zucchero e limone e poi aggiungere il burro morbido e la farina e il lievito. Dopo aver impastato, avvolgere il composto nella pellicola trasparente e lasciare riposare in frigorifero per 15 minuti. Successivamente stendere la pasta e realizzare dei biscotti usando stampini di varie forme. Infornare su una teglia rivestita con carta da forno a 180°C per circa 15 minuti (tirare fuori quando i biscotti iniziano a prendere colore).
ValE

venerdì 16 novembre 2012

Un biscotto vi salverà!

Manca poco e a breve partirà la corsa ai regali e la foga di essere più buoni e gentili perchè siamo sotto Natale. Ogni anno si ripete il solito rituale dell'attesa e del desiderio, ma anche la speranza che questo marasma di emozioni confezionate passi il prima possibile.
Personalmente la mia eccitazione nasce solo al pensiero di vedere le luci colorate riflesse negli occhi di mio figlio e di avvertire la sua sorpresa nel trovarsi avvolto da tanto luccichio. Gli auguro di vivere il Natale come l'abbiamo vissuto noi bambini degli anni Settanta e Ottanta, con la lotteria di Capodanno e col "vorrei cantare insieme a voi in magica armonia"; gli auguro di conservare quelle emozioni vive nella mente anche quando, paradossalmente, qualcuno che ha sempre vissuto nella bambagia ti chiama "choosy" e sottovaluta le tue idee e le tue speranze.

Oggi ho preparato dei biscotti perfetti per il clima natalizio, ma penso di non aver scelto la ricetta per questo, bensì perchè la nocciola e il cioccolato che ho utilizzato mi danno un senso di calore in queste monotone giornate di novembre. Mi fanno pensare alla casa col caminetto della mia mamma e al calore del fuoco acceso dal mattino dal mio papà. 

E poi spunta la cannella che con quel suo profumo invernale mi catapulta nel mese di dicembre.
E' inutile, non si può sfuggire allo spirito del Natale! Charles Dickens insegna...
Biscotti glassati al cioccolato
Ingredienti: 250 g di cioccolato fondente, 250 g di nocciole sgusciate, 2 albumi, 250 g di zucchero, 1 cucchiaino di cannella in polvere. Per la copertura 200 g di cioccolato fondente.
Preparazione:
mettere le nocciole in un mixer con 50 g di zucchero e tritarle finemente senza polverizzarle. Tritare nello stesso modo anche il cioccolato. Mettere il tutto in una ciotola, aggiungere il cucchiaino di cannella e mescolare con un cucchiaio. Montare a parte gli albumi insieme allo zucchero rimasto e unire il tutto al mix di nocciole e cioccolato. Mescolare delicatamente fino ad ottenere un composto compatto e omogeneo. Stendere su una teglia foderata con carta da forno delle palline della forma di una noce leggermente schiacciata e infornare a 100°C per 30 minuti. Mentre i biscotti raffreddano, sciogliere il cioccolato a bagnomaria e lasciarlo intiepidire. Concludere la preparazione spennellando i biscotti col cioccolato fuso e far solidificare.
Buon appetito!
ValE

mercoledì 20 giugno 2012

Per un dolce invito a cena...

Scoprire delle persone che ti invitano con cordialità e dolcezza, che ti spalancano la propria casa e ti mettono a disposizione i giochi dei loro figli, che ti preparano una cenetta deliziosa e curata nei minimi dettagli e capire che, anche se la conoscenza è agli esordi, promette qualcosa di sincero e positivo, ti riconcilia con una realtà a volte troppo ingrata. E davanti a tutto questo un'ottima cheese-cake per ricambiare la cortesia, seppur paradisiaca, sembra un presente poco degno nelle nostre mani di ospiti coccolati.
I rapporti umani: dilemma della società dalla notte dei tempi, tema su cui disquisire e scrivere saggi e manuali fino alla nausea, palo con cui ci andiamo a scontrare nonostante le migliaia di lezioni propinateci nella scuola guida dell'esperienza. Ogni nostro gesto è compromesso da o verso la relazione con un altro e per quanto prestiamo cura e dedizione, per quanto siamo convinti di aver fatto tutto bene, abbiamo sempre sbagliato un calcolo che ci permette di aver il risultato finale esatto. Ma in fondo sarà sempre così, perchè l'uomo non è matematica e la vita non ha una ricetta. Ma una buona cheese-cake sì!


CHEESECAKE SENZA COTTURA:

Base
300 gr di biscotti secchi Digestive
40 o 50 gr burro fuso

Sbriciolare i biscotti con il frullatore e mischiarli con burro fuso.
Schiacciarli sul fondo della teglia un pò col cucchiaio e un pò con le mani
Ripieno
250 gr Philadelphia
500 gr ricotta
4 o 5 cucchiai di zucchero 
¾ di bicchiere di latte
4 fogli di gelatina

Mettere a mollo la gelatina in acqua per 5 minuti.
Riscaldare il latte. Quando la gelatina diventa morbida metterla nel latte e girare finché si scioglie tutta e spegnere il fuoco.
In una ciotola mettere ricotta, philadelphia e zucchero e mescolare bene.
Aggiungere il latte con la gelatina preparate in precedenza e miscelare bene. Infine versare il tutto nella teglia con la base di biscotti e mettere nel frigo per almeno 4 ore.


Per la copertura si può usare la Nutella, marmellata o salsa di frutta.
E mentre gustate una deliziosa fetta di torta potete sfogliare le pagine di "Estasi culinarie" di Muriel Barbery, l'autore de "L'eleganza del riccio". Questo libro dalle atmosfere intime e retrò mi è stato regalato dalla mia cara amica Francesca.

ValE

martedì 12 giugno 2012


Evviva i nonni!!!

È una casa fortunata quella in cui passa il potere salvifico dei nonni...
E fortunato è ancor di più chi ha l’onore di convivere con questi anziani bimbi, dagli occhi dolci, consapevoli della strada fatta.
Lo sguardo vispo, dietro gli occhiali giù sul naso, non nasconde una segreta malinconia, ma è proprio questo che li rende speciali.
Potranno non essere al passo coi tempi e la tecnologia, e magari proprio non si spiegano perché  non la mangi la pasta e sei sempre sciupato ai loro occhi, ma vuoi mettere la gioia di regalargli un sorriso quando condividi con loro un pensiero, un film in tv o li fai sentire utili nel preparati il caffè e ascoltare le loro raccomandazioni...?


GraZIA

sabato 5 maggio 2012


Un anno d'amore

Sto preparando le neole per la tua prima festa di compleanno. Volevo che in questo giorno ci fosse qualcosa fatto dalle mani della tua mamma, con amore, passione e dedizione.
E' già passato un anno e tutti i tuoi cambiamenti me li ricordo uno per uno. Ora sembri un ometto e ogni tanto il tuo sguardo incrocia il mio e sembra percepire tutte le più piccole sfumature del mio umore. Spesso ti scopro a guardarmi e i tuoi occhi sembrano dirmi: <ma tu sei quella che mi ha coccolato per 9 mesi nella sua panciona e poi mi ha lanciato all'avventura in questo strano mondo?>. E poi mi rapisci con quelle curvette delle tue meravigliose labbra che si inarcano verso l'alto scoprendo le perline bianche che hai nella bocca.
Che anno intenso. Non saprei da dove iniziare e cosa raccontare perchè tutto e niente è successo e non riesco a dare un ordine o una priorità alle centinaia di momenti in cui ti ho visto cambiare, crescere, vivere. Così li tengo dentro il mio cuore e li porterò in giro con me, ovunque andrò, e li racconterò a chiunque abbia sensi per cogliere l'amore che ho per te. 
Per questo giorno speciale ho scelto questo dolce tipico abruzzese perchè è duro fuori ma tanto dolce quando lo si addenta e lo si assapora, soprattutto se ci si spalma sopra un pò di marmellata o di Nutella.
Buon compleanno amore mio e che la tua vita sia sempre una strada infinita e piena di dolcezza, passione e serenità.

                                                               Neole o ferratelle o pizzelle (per circa 50 pezzi)
Per fare questo dolce è necessaria una biscottiera o cialdiera preriscaldate e leggermente unte con dell'olio extra-vergine di oliva.
Una volta questo dolce veniva realizzato con delle forme di ferro battuto che venivano prodotte dagli artigiani o semplicemente dai uomini di famiglia (come il mio indimenticato nonno Ettore) che sapevano lavorare il ferro.
Ingredienti: 6 uova, 12 cucchiai di zucchero, 12 cucchiai di olio extra-vergine di oliva, farina quanto basta e scorza di limone grattugiata a piacere

Preparazione: sbattere le uova con lo zucchero; aggiungere l'olio e la scorza di limone grattugiata e infine la farina, portando l'impasto ad una consistenza mediamente densa.
Una volta scaldata la biscottiera, mettervi delle piccole quantità di impasto (della grandezza di un cucchiaio da cucina) e chiudere. Aspettare una quindicina di secondi e tirare fuori la neola prima che colorisca.
ValE

lunedì 2 aprile 2012

Dolci e libri da divorare



La Pasqua che si avvicina, il profumo delle fresie del giardino della mia mamma, il cinguettio degli uccellini che mi aiuta ad alzarmi alle sei del mattino ai primi movimenti del mio bambino nel suo lettino e il sole che si attarda nel cielo prima di sparire dietro "La Bella Addormentata".
Adoro questo periodo per i suoi odori e rumori ancora timidi che aiutano la stagione più calda a non irrompere da un giorno all'altro con troppa violenza.
Come ogni anno tornano a sbocciare la primavera e il ricordo della mia indimenticata zia Ciuchi, che iniziava a preparare con due settimane di anticipo le vettovaglie per la scampagnata di Pasquetta: fiadoni, pizza di Pasqua, cioccolata e soprattutto pupe e cavalli!
La mia fibrillazione di bambina iniziava dalla Domenica delle Palme, quando finiva il mio "fioretto" quaresimale e insieme a tutti quei rami di ulivo sventolati per aria iniziavo ad agitarmi anch'io al pensiero delle lunghe ma piacevoli ore passate in cucina a preparare dolci e salati tipici della tradizione abruzzese; aspettavo con ansia la processione del Venerdì Santo per le strade dei Colli di Pescara; giravo e rigiravo impaziente intorno al comò dov'erano depositate le uova di cioccolato, sperando che Gesù volesse risorgere un pò prima!
Si dice che il Natale sia la festa dei bambini, ma io credo che lo sia anche la Pasqua, con tutto quel cioccolato vestito a festa e con la meraviglia suscitata da tanta pasta frolla messa insieme a formare delle strambe donnine zuccherate o dei cavalli un pò sovrappeso. Che bello essere stati bambini e che bello ricordarselo! E anche se a volte ce lo dimentichiamo, tutti abbiamo pensato che gli adulti non capivano nulla del nostro mondo. Forse qualcuno riusciva ad entrarci, ma solo dopo aver imparato a parlare a "vedere" come noi. 
Dolci, bambini, ricordi, rinascite...tutto questo mi spinge a consigliarvi un libro intenso, vero nel linguaggio e per niente banale. L'ho divorato come si fa con una buona torta. E chi come me è goloso di dolci e di libri, può capire.
Giovanna Zucca in "Mani calde" racconta una storia apparentemente solo struggente, ma che parla dell'amore con rispettoso realismo e in modo così diretto come solo i fanciulli sanno fare. In alcuni punti si sente un pugno nello stomaco perchè sembra che è proprio di noi che si sta parlando e la storia del piccolo Davide e di tutti gli altri personaggi diventa per noi una piccola catarsi, un aprire gli occhi su tutto quello che, nel bene o nel male, con fortuna abbiamo.
I bambini sanno molto di più di quello che noi crediamo che capiscano...sempre.
Pupe e cavalli

Ingredienti: 3 uova, 500 g di farina,150 g di zucchero, 1 bustina di lievito, scorza di un limone, 200 g di burro o margarina, zuccherini colorati e uova per decorare
Preparazione: fare la fontana con la farina, il lievito e lo zucchero e sbattere le uova che andranno incorporate al composto; unire la scorza del limone e il burro o margarina e amalgamare il tutto. Una volta preparato l'impasto (che io chiamo pasta universale perchè può essere utilizzata anche per torte, crostate e biscotti), lasciarlo riposare per un quarto d'ora e poi cominciare a dare la forma di una pupetta o di una cavallo. Prima di infornare a 180°C per una mezz'ora circa, posizionare un uovo sulla pancia del soggetto e cospargere di zuccherini. 
La pupa e il cavallo sono dolci tipici della tradizione abruzzese che venivano regalati ai bambini (la pupa alle femminucce e il cavallo ai maschietti) soprattutto in passato, quando non era ancora diffusa la moda delle uova di cioccolato. L'uovo posizionato sulla pancia è simbolo di fertilità e di rinascita.

ValE

martedì 27 marzo 2012

Uno smalto ci salverà...


Ha chiuso da poco i battenti Cosmoprof 2012, ma al di là delle tendenze e degli stili più improbabili, quello che emerge è una, seppur parziale, ripresa del mercato della cosmesi.
No, non si tratta di un miracolo, ovvero si, prodotto dalla crisi economica globale, ma dell’evidenza di un aspetto su cui dovremmo riflettere.
Alzi la mano chi, per riprendersi da una giornata storta, da un amore spento, da una delusione, non si è concessa un pomeriggio di shopping.
E quanto è terapeutico anche solo il profumo di un nuovo bagnoschiuma...
Ma qui la questione è più seria.
Da una parte il momento non concede più acquisti non opportuni o non necessari, dall’altra l’esigenza di rinnovamento o di svago restano tali, allora perché non concedersi anche solo la novità di un nuovo colore di ombretto o di smalto che ravviva e rinnova una giornata no e anche quella maglietta dell’anno scorso, che, infondo, abbiamo messo solo due volte?



...e allora ben tornato armadio dell’anno scorso, ben venuto rossetto nuovo...

GraZIA

Work in progress...

Le 10 regole d'oro della lomografia:

1.   Porta la tua lomo ovunque tu vada
2.   Usala sempre di giorno e di notte
3.   La lomografia non è un'interferenza nella tua vita, ma ne è parte integrante
4.   Scatta senza guardare nel mirino
5.   Avvicinati più che puoi
6.   Non pensare
7.   Sii veloce
8.   Non preoccuparti in anticipo di quello che verrà impresso
9.   Non preoccuparti neppure dopo
10. Non preoccuparti di queste regole




Ma cos'è la lomografia???

ENza


Pensiero del giorno




" Dio è nei dettagli " ( God is in the details ) 


E' questa una delle frasi più celebri di Ludwig Mies van der Rohe, architetto tedesco del quale oggi si celebra il 126/mo anniversario della nascita avvenuta ad Aquisgrana proprio il 27 Marzo del 1886.
E la rete oggi celebra questo geniale architetto, dedicandogli il suo google doodle nel quale è raffigurata la sede dell'Illinois Institute of Technology di Chicago creato nel 1956, perfetto esempio del Movimento Moderno del quale Mies assieme a Le Corbusier viene considerato indiscusso maestro.


....meditate!

ENza

lunedì 26 marzo 2012

"Dolci" ricordi...

Oggi sono tornata di nuovo indietro nel tempo. E' la mia specialità. Sarà da nostalgici, ma adoro ricordare la mia incantevole infanzia. E così, la preparazione di un semplice dolce per la colazione ha scavato nello scrigno dei ricordi e mi ha fatto tornare alla mente i pomeriggi estivi in cui, mentre i genitori erano intenti nella siesta pomeridiana, noi bambini trasgredivamo nel nostro piccolo mondo.
E al loro risveglio le nostre bianche e larghe magliette, consumate già dalla terra e dal sudore, ci mettevano con le spalle al muro. Quel rosso caldo e un pò inquietante disegnava su di noi il racconto di un reato per cui risultavamo indifendibili: furto di amarene!

Dolce con noci e marmellata di amarene
Ingredienti: 3 uova, 250 g di zucchero, mezzo bicchiere di latte, mezzo bicchiere di olio extra-vergine di oliva, 300 g di farina, 1 bustina di lievito, 100 g di noci tritate grossolanamente, marmellata di amarene

Preparazione: sbattere le uova con lo zucchero; unire il latte e l'olio e continuare a sbattere; unire le noci e alla fine la farina a cui sarà già stata incorporata la bustina di lievito. Amalgamare bene il tutto e versare in una teglia precedentemente imburrata. Prima di infornare, versare a proprio piacimento dei cucchiai di marmellata di amarene. Infornare per 45 minuti a 180°C nel forno preriscaldato.

ValE

mercoledì 21 marzo 2012

<Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.Il temporale solleva in turbine foglie oscuree scioglie tutte le barche che iersera s'ancorarono al cielo.> da "Giorno dopo giorno" (P.Neruda)



Giornata mondiale della poesia

A voi l'ardua sentenza!

Tè o caffè? Chi mi risponde?
Atroce dubbio che mi assale dopo ben 4 ore passate davanti al pc a disegnare! Da buona napoletana non posso che scegliere il secondo, magari bollente, cremoso e alla nocciola, il famoso caffè "rò professor" per intenderci!
Qualcuno invece si è divertito a fare un pò di chiarezza sull'argomento, un'agenzia assicurativa, la Policy Expert che con una divertente e geniale grafica riassume pregi, difetti e tanto altro delle due amate bevande!

Meditate gente!



ENza

martedì 13 marzo 2012

Metti una domenica a Roma...


Metti una domenica a Roma con le amiche, metti che Roma in primavera ha un profumo unico, metti che dietro ogni angolo c’è un piccolo particolare da assaporare, un mistero da scoprire, un colore da gustare... non trovi che tutto ciò sia semplicemente bellissimo?
Come non fermarsi dall’ambulante più simpatico di Porta Portese per quella sciarpina che hai cercato tanto, e poi commentare l’acquisto sedute al caldo tepore di un pranzo a Trastevere.
Come non entrare in quella Santa Maria e godere degli occhi meravigliati della tua amica che si gusta, per la prima volta, i mosaici con le loro preziose tessere di oro splendente.
Come non canticchiare, attraversando Ponte Sisto, e poi giocare con gli attori che animano le vie del centro storico fino a Piazza Navona.
Come non perdersi nelle vetrine del corso, scintillanti e ricche per gli occhi sognanti che le ammirano.
...E come non gettare una monetina in quella fontana di Trevi, sperando che momenti unici come quelli siano ripetibili?
Tutto vero in una domenica di marzo.


L’Archeologa consiglia:
-         godi della maestosità della cupola di San Pietro, pensa che quello prima era uno spazio aperto, un colle, lì vi era una necropoli, oggi catacomba visitabile, dove fu sepolto l’apostolo;
-         se ti fermi a Trastevere, pensa che quella, alle origini di Roma, era zona etrusca e ostile, e, se ti va, non perdere l’occasione di assaporare del buon cibo tipico tra le viuzze tipiche del quartiere, magari facendo anche qualche acquisto nei suoi negozietti;
-         visita Santa Maria in Trastevere, chiesa di III secolo, se non li conosci, i mosaici del Cavallini offrono una preziosa testimonianza dell’arte musiva medievale italiana;
-         i capolavori di Caravaggio, custoditi in San Luigi dei Francesi, sono visitabili gratuitamente, illuminabili con pochi centesimi;
-         incontra con lo sguardo l’obelisco di Montecitorio e guarda anche il pavimento della piazza, scoprirai che si tratta di una meridiana;
-         guarda da lontano il Teatro di Marcello, immaginalo, con le sue voci, prima come luogo pubblico e poi, nel medioevo, come luogo residenziale con le sue abitazioni, proprio quelle che si vedono ancora;
  -        se vuoi attraversare tutte le epoche che si sovrappongono nella città eterna, visita il museo della Crypta Balbi, via delle Botteghe Oscure.

GraZIA







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domenica 11 marzo 2012

...ma cosa avrai di più?

E mentre le comari se ne vanno a spasso per la capitale, sperando che si ricordino di me in ogni piccolo gesto o risata, io mi godo un po' di sole sulla sponda adriatica.
I colori di questa foto mi ricordano la mia infanzia. Rimandano ad un'atmosfera atavica e mi catapultano in quei magici anni Ottanta in cui l'unico pensiero era il numero di compagni su cui avrei potuto contare il pomeriggio per tirare due schiacciate alla palla.
E pensando agli anni Ottanta sincronicamente mi compare sullo schermo della mente il titolo di un classico che ho letto migliaia di anni fa ma che ha marchiato il mio spirito per l'attualità dei contenuti: "1984" di George Orwell. Nonostante sia stato scritto negli anni Quaranta (ironia della sorte, la metà degli Ottanta!), questo libro sembra sia stato ideato e prodotto negli anni Duemila e racconta di una società controllata, spiata, guidata, ossessionata da qualcosa che in fondo c'è, mentre il protagonista  Winston Smith cerca disperatamente un ritorno ad una vita "naturale" e quasi infantile. E mentre il Grande Fratello di Alessia Marcuzzi cala negli ascolti, questo libro non vede aspirata nemmeno una briciola del suo fascino.
A volte mi sento un pò come Winston: desidero un ritorno alle origini, ma poi, come canta Pino Daniele, "basta 'na jurnata 'e sole e quaccheduno ca te vene a piglia'"..
ValE

sabato 10 marzo 2012

Caprese 2012...la nascita

Metti una sera a cena con 4 amici, metti una bottiglia di buon vino, metti 4 uova, 250 g di mandorle tritate, 125 g di zucchero a velo, 50 g di zucchero semolato, 200 g di cioccolato fondente 80%, 200 g di burro, 1 bustina di vanillina, 2 cucchiai di cacao amaro, 2 cucchiaio di fecola di patate. La magia è fatta!