lunedì 4 novembre 2013

Suggestioni metropolitane

No, non siamo sparite, siamo solo state risucchiate nel vortice di quotidianità e imprevisti.
Intanto sono successe tante cose, sono subentrate tante novità ma noi siamo sempre e comunque insieme.
E' difficile trovate il tempo per il nostro blog ed è altrettanto complicato ritagliarsi una mezz'ora da dedicare alla lettura.
Ma c'è un libro che ho letto l'estate scorsa e che mi ha lasciato delle sensazioni indefinite tra l'inquietante e il vorticoso, tra il torpido e l'ambiguo. Mi sono sono buttata a capofitto nella lettura di questo testo che in realtà avevano regalato a mio marito e che mi ha attirato a sé come una calamita: "Invisibile" di Paul Auster. Sono stata praticamente travolta da un insieme di fatti, emozioni e intrighi; ho fagocitato questo romanzo come fosse una delle torte tra le più golose e ricche di sapori, di cui conosci il notevole apporto calorico ma di cui non puoi fare a meno.
Se penso alle atmosfere in esso evocate sento il richiamo del Nuovo Mondo, quel "mal d'America" che mi prende quando ricordo New York, i suoi rumori, odori e sapori. Cerco di ricordare nel corpo quelle sensazioni suscitate dalle immense strade, dalle gigantesche portate di cibo, dagli infiniti grattaceli e dal rumore perpetuo di una città che vive sempre. Ti assale un desiderio di correre, vedere, ascoltare; non puoi fermarti, devi tener d'occhio sempre i semafori perchè allo scattare del verde devi correre, se non vuoi essere risucchiato dalla folla; quello che può darti una parvenza di romantico in fondo dura poco, come un improvviso temporale estivo che distrugge un timido ombrello e ti inzuppa le scarpe.
Corri, corri, corri sempre, anche per arrivare puntuale a teatro o per vedere un museo e non puoi fermarti mai perchè hai paura di non vedere abbastanza.
Per questo devi essere preparato, carico e pronto ad ogni imprevisto. Hai bisogno di una spinta che ti permetta di affrontare al meglio la tua giornata.
Non puoi quindi partire alla scoperta di New York se la tua colazione non prevede un...muffin!
Ingredienti
Per l'impasto:
150 g di latte
120 g di burro
60 g di zucchero
2 uova
300 g di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale.
Per la farcitura: marmellata, gocce di cioccolato, Nutella, mele, cannella, uvetta, banana

Preparazione:
scaldare il latte e poi aggiungere il burro, lo zucchero e le uova e frullare. Unire la farina, il lievito e un pizzico di sale. Versare l'impasto ottenuto negli appositi stampini (pirottini di carta o stagnola o l'apposito stampo da 6 in silicone reperibile in quasi tutti i negozi di casalinghi e articoli per la casa), alternando un cucchiaio di impasto, uno di farcitura e un altro finale di impasto. Infornare a 180°C per 20 minuti.
ValE

giovedì 24 gennaio 2013

una vita di sfumature...


Ho letto anche io la trilogia dalle “50 sfumature”.
Trilogia che, come leggo dalle statistiche, ha venduto più di Herry Potter, e giù la critica e i commenti, ma soprattutto le emulazioni e le operazioni di marketing che danno il genere “softporno”, ad oggi, tra quelli meglio quotati.
La storia racconta di lui bello, ricco e tormentato, che sfoga nei suoi gusti sessuali difficoltà emotive, che si innamora di lei giovane povera ed inesperta.
L’innamoramento avviene immediatamente per cui, in realtà, il libro si chiude dopo 100 pagine o neppure.
L’ho letta la trilogia (la stessa storia è suddivisa in tre volumi, non autonomi tra loro, direi con un’ottima visione del guadagno), per caso, incuriosita non dalla storia (ero ben consapevole che non si trattasse di una pietra miliare della letteratura internazionale) quanto dal vedere se anche su di me il “fantomatico Ms Grey” avesse effetto.
Le giovani donne si ritrovano nella bella Ana, le donne meno giovani esprimono il desiderio, non più  nascosto, che il proprio uomo le soddisfi proprio come fa Christian.
E poi ci sono quelle che finalmente possono ammettere che amano ovvero preferiscono tali modalità di piacere, e che quindi hanno trovato anche grazie a questo successo editoriale, spazio per parlarne e condividere.
Ammettiamolo, viviamo in un mondo bigotto e, anche se si è emancipate, trovo che sia davvero complesso ammettere a se stessi e al mondo abitudini di tal fattezza.
Vi dirò che, con mio poco stupore, il bel protagonista, oltre a ricordarmi il principe azzurro delle scuole medie (bello e ricco, per intenderci, esclusa, dunque, la sua parte erotica) in nulla mi intriga.
E così scorrono veloci e anche un po’ noiosi dialoghi sempre uguali a coronamento di scene d’amore cadenzate ogni paio di pagine.
Eppure...
Eppure gli elementi per far si che la storia avesse uno spessore diverso li ha davvero tutti.
E non è solo il mai risolto conflitto materno di lui che li evidenzia.
Ciò che a me ha colpito è il concetto di dipendenza che prepotentemente viene fuori.
La dipendenza dal controllo smodato dell’altro, nella sua mente e nella sua fisicità.
Il terrore, di chi riceve tale trattamento, di non soddisfare a sufficienza tale bisogno, con la conseguenza di aver paura di perdere il suo amore.
Siamo seri, i giornali sono pieni di notizie di cronaca che raccontano di donne che non riuscendo a staccarsi da tale sudditanza psicologica ne diventano inevitabili vittime.
Subire anche il più piccolo sbalzo di umore altrui, se, nel libro sfocia nel più semplice conflitto per il controllo del godimento dell’altro, nella realtà fa venir fuori, soprattutto nelle donne la cosiddetta sindrome della “crocerossina” che porta alle conseguenze che tutti conosciamo.
No, non mi è dispiaciuta la lettura, ma una valenza più seria il tema la meritava.

mercoledì 19 dicembre 2012


L'Italia è un paese di santi, poeti, navigatori e Volontari!

L’Italia è il paese del Volontariato, e questo si sa.
In Italia si abusa del Volontariato, per coprire le mancanze delle Istituzioni, ma anche questo si sa.
Ma sul Volontariato voglio dirvi la mia.  
Svolgo da anni, 15 per l’esattezza, attività di volontariato nella più grande associazione umanitaria del mondo, la Croce Rossa.
Iniziai, nemmeno ricordo perché, avevo 19 anni e l’incoscienza giusta per affrontare un percorso di formazione lungo, ma anche divertente, soprattutto istruttivo.
Mai avrei immaginato mi cambiasse la vita.
Donare agli altri, donarsi agli altri è quanto di più gratificante si possa pensare, riempie mente e cuore.
Diventa uno stile di vita, qualcosa di cui non si può più fare a meno.
E pian piano riconosci chi, come te, anche se con semplici donazioni da casa, trova il suo speciale modo di essere Volontario, di qualunque associazione, sostenendo tutte le svariate cause, perché tutti hanno bisogno.
Per questo Natale 2012, anch’esso speciale a suo modo, ecco, vi auguro di trovare il Volontario che c’è in voi, perché il dono del cuore vale molto di più.
L’Italia è piena di grandi cuori, e questo non si sa.

GraZIA


martedì 18 dicembre 2012

Questi biscotti sono...la fine del mondo!

Manca poco...tutti in trepida attesa...sta arrivando il giorno fatidico: 21 dicembre 2012.
Ho preso anche un giorno di ferie per poter partecipare. Sono emozionata come tante altre mamme. Ma come si fa a non essere agitate per la prima festa di scuola del proprio figlio?
Ebbene sì, il mio 21 dicembre consiste in questo: la prima festa di Natale della scuola.
I Maya non potevano scegliere giorno peggiore per far finire il mondo. Io devo fare i biscotti, stupirmi davanti alle foto di mio figlio che realizza i suoi primi lavoretti, vederlo piangere all'arrivo Babbo Natale con la barba e il sacco dei regali.
La mia consolazione è sapere che, qualunque cosa succeda, saremo insieme a cantare Jingle bells.
Non potrei non vivere con te questi momenti; sei talmente piccolo che c'è ancora "un'ondata di mamma che ti attraversa" (Tiziano Scarpa, Le cose fondamentali).
Biscotti di pasta frolla
Ingredienti: 1 limone, la scorza a pezzetti; 80 g di zucchero; 300 g di farina 00; 1 uovo; 1 tuorlo; 130 g di burro morbido a pezzetti; 1 cucchiaino di lievito vanigliato.
Procedimento: mescolare uova, zucchero e limone e poi aggiungere il burro morbido e la farina e il lievito. Dopo aver impastato, avvolgere il composto nella pellicola trasparente e lasciare riposare in frigorifero per 15 minuti. Successivamente stendere la pasta e realizzare dei biscotti usando stampini di varie forme. Infornare su una teglia rivestita con carta da forno a 180°C per circa 15 minuti (tirare fuori quando i biscotti iniziano a prendere colore).
ValE

venerdì 16 novembre 2012

Un biscotto vi salverà!

Manca poco e a breve partirà la corsa ai regali e la foga di essere più buoni e gentili perchè siamo sotto Natale. Ogni anno si ripete il solito rituale dell'attesa e del desiderio, ma anche la speranza che questo marasma di emozioni confezionate passi il prima possibile.
Personalmente la mia eccitazione nasce solo al pensiero di vedere le luci colorate riflesse negli occhi di mio figlio e di avvertire la sua sorpresa nel trovarsi avvolto da tanto luccichio. Gli auguro di vivere il Natale come l'abbiamo vissuto noi bambini degli anni Settanta e Ottanta, con la lotteria di Capodanno e col "vorrei cantare insieme a voi in magica armonia"; gli auguro di conservare quelle emozioni vive nella mente anche quando, paradossalmente, qualcuno che ha sempre vissuto nella bambagia ti chiama "choosy" e sottovaluta le tue idee e le tue speranze.

Oggi ho preparato dei biscotti perfetti per il clima natalizio, ma penso di non aver scelto la ricetta per questo, bensì perchè la nocciola e il cioccolato che ho utilizzato mi danno un senso di calore in queste monotone giornate di novembre. Mi fanno pensare alla casa col caminetto della mia mamma e al calore del fuoco acceso dal mattino dal mio papà. 

E poi spunta la cannella che con quel suo profumo invernale mi catapulta nel mese di dicembre.
E' inutile, non si può sfuggire allo spirito del Natale! Charles Dickens insegna...
Biscotti glassati al cioccolato
Ingredienti: 250 g di cioccolato fondente, 250 g di nocciole sgusciate, 2 albumi, 250 g di zucchero, 1 cucchiaino di cannella in polvere. Per la copertura 200 g di cioccolato fondente.
Preparazione:
mettere le nocciole in un mixer con 50 g di zucchero e tritarle finemente senza polverizzarle. Tritare nello stesso modo anche il cioccolato. Mettere il tutto in una ciotola, aggiungere il cucchiaino di cannella e mescolare con un cucchiaio. Montare a parte gli albumi insieme allo zucchero rimasto e unire il tutto al mix di nocciole e cioccolato. Mescolare delicatamente fino ad ottenere un composto compatto e omogeneo. Stendere su una teglia foderata con carta da forno delle palline della forma di una noce leggermente schiacciata e infornare a 100°C per 30 minuti. Mentre i biscotti raffreddano, sciogliere il cioccolato a bagnomaria e lasciarlo intiepidire. Concludere la preparazione spennellando i biscotti col cioccolato fuso e far solidificare.
Buon appetito!
ValE

mercoledì 20 giugno 2012

Per un dolce invito a cena...

Scoprire delle persone che ti invitano con cordialità e dolcezza, che ti spalancano la propria casa e ti mettono a disposizione i giochi dei loro figli, che ti preparano una cenetta deliziosa e curata nei minimi dettagli e capire che, anche se la conoscenza è agli esordi, promette qualcosa di sincero e positivo, ti riconcilia con una realtà a volte troppo ingrata. E davanti a tutto questo un'ottima cheese-cake per ricambiare la cortesia, seppur paradisiaca, sembra un presente poco degno nelle nostre mani di ospiti coccolati.
I rapporti umani: dilemma della società dalla notte dei tempi, tema su cui disquisire e scrivere saggi e manuali fino alla nausea, palo con cui ci andiamo a scontrare nonostante le migliaia di lezioni propinateci nella scuola guida dell'esperienza. Ogni nostro gesto è compromesso da o verso la relazione con un altro e per quanto prestiamo cura e dedizione, per quanto siamo convinti di aver fatto tutto bene, abbiamo sempre sbagliato un calcolo che ci permette di aver il risultato finale esatto. Ma in fondo sarà sempre così, perchè l'uomo non è matematica e la vita non ha una ricetta. Ma una buona cheese-cake sì!


CHEESECAKE SENZA COTTURA:

Base
300 gr di biscotti secchi Digestive
40 o 50 gr burro fuso

Sbriciolare i biscotti con il frullatore e mischiarli con burro fuso.
Schiacciarli sul fondo della teglia un pò col cucchiaio e un pò con le mani
Ripieno
250 gr Philadelphia
500 gr ricotta
4 o 5 cucchiai di zucchero 
¾ di bicchiere di latte
4 fogli di gelatina

Mettere a mollo la gelatina in acqua per 5 minuti.
Riscaldare il latte. Quando la gelatina diventa morbida metterla nel latte e girare finché si scioglie tutta e spegnere il fuoco.
In una ciotola mettere ricotta, philadelphia e zucchero e mescolare bene.
Aggiungere il latte con la gelatina preparate in precedenza e miscelare bene. Infine versare il tutto nella teglia con la base di biscotti e mettere nel frigo per almeno 4 ore.


Per la copertura si può usare la Nutella, marmellata o salsa di frutta.
E mentre gustate una deliziosa fetta di torta potete sfogliare le pagine di "Estasi culinarie" di Muriel Barbery, l'autore de "L'eleganza del riccio". Questo libro dalle atmosfere intime e retrò mi è stato regalato dalla mia cara amica Francesca.

ValE

martedì 12 giugno 2012


Evviva i nonni!!!

È una casa fortunata quella in cui passa il potere salvifico dei nonni...
E fortunato è ancor di più chi ha l’onore di convivere con questi anziani bimbi, dagli occhi dolci, consapevoli della strada fatta.
Lo sguardo vispo, dietro gli occhiali giù sul naso, non nasconde una segreta malinconia, ma è proprio questo che li rende speciali.
Potranno non essere al passo coi tempi e la tecnologia, e magari proprio non si spiegano perché  non la mangi la pasta e sei sempre sciupato ai loro occhi, ma vuoi mettere la gioia di regalargli un sorriso quando condividi con loro un pensiero, un film in tv o li fai sentire utili nel preparati il caffè e ascoltare le loro raccomandazioni...?


GraZIA